“Come nuvole di cotone” è un romanzo di Antonella Carta, pubblicato nel 2020 dalla casa editrice Mursia al prezzo di €16,00.
Questo romanzo racconta la storia di Capitano, un ragazzo disabile di diciassette anni che, nonostante il rancore nei confronti dei medici colpevoli della sua disabilità, riesce a vivere, pensare e comunicare quasi come i suoi coetanei. In ogni capitolo parla singolarmente di come i suoi genitori, suo fratello, la psicologa, i suoi migliori amici e alcuni insegnanti lo aiutino ad affrontare e superare i suoi limiti e spesso ad accettarli. Nonostante ciò, il focus del racconto si concentra soprattutto sulle fragilità che si celano dietro ai diversi comportamenti dei personaggi, dovute alle realtà abbastanza difficili che purtroppo esistono, ma non vengono ascoltate. La narrazione è semplice ed è interna al racconto: è il Capitano che racconta i fatti facendoci percepire le sue sensazioni e facendoci immaginare ciò che descrive.
Il tema principale di questo romanzo è l’adolescenza in tutte le sue sfaccettature e dal punto di vista di un acuto osservatore. Questo pezzo della vita di ognuno di noi il più controverso, poiché, in base alle esperienze vissute, può essere il migliore, come può anche essere il peggiore. Inoltre esso segna in maniera decisiva la nostra vita, conseguentemente alle scelte che facciamo, al comportamento che assumiamo ed a ciò che apprendiamo: attraverso questo romanzo si può infatti comprendere che imparare ad assumere comportamenti sbagliati, in relazione all’esclusione di certe persone, determina il fatto che sicuramente non abbandoneremo più quell’atteggiamento una volta conclusa l’adolescenza e quando ormai ci si sarà addentrati nell’età adulta.
Ho apprezzato molto questo romanzo, soprattutto per il fatto che alcune parti del libro mi hanno riportato alla mente persone o avvenimenti che sono stati e continuano ad essere fondamentali per definire la mia personalità durante l’adolescenza. Tuttavia penso sia stata un po’ azzardata la scelta di focalizzare la narrazione più sul tema che sulla storia narrata, per il fatto che si rischia di rendere il
racconto quasi scontato, cosa che comunque non è accaduta in questo romanzo.