"O'Maè" è stato scritto da Luigi Garlando, firma di punta de "La Gazzetta Dello Sport". È stato pubblicato dalla casa editrice IL BATTELLO A VAPORE nel 2014, al prezzo di € 15.
Il romanzo racconta la storia di un ragazzo di appena quattordici anni, che è nato e vive a Scampia. Il padre che non vede da circa nove anni, è stato arrestato perché è camorrista, così come lo è anche il fratello (il "Ninja"). Filippo, così si chiama il protagonista, fa la sentinella ai Sette Palazzi, ovvero le Vele, uno dei quartieri più difficili di Napoli ed è quindi sulla brutta via del "sistema", cioè della camorra. Per fortuna zio Bianco, porta Filippo nella palestra di judo di Gianni Maddaloni, che il ragazzo comincia a frequentare con piacere partecipando ad incontri e gare che lo porteranno a diventare campione d'Italia.
Filippo ha anche un altro talento: la musica. Suona il pianoforte come se le sue dita avessero passato tutta la vita su quei tasti bianchi e neri. Grazie al maestro di musica Raul Ponzoni e a sua figlia Ginevra Ponzoni, riesce ad apprezzare la scuola e ad avere un buon rendimento.
Infine, oltre a Filippo entrano a far parte del "gruppo" Maddaloni anche il padre e il fratello del ragazzo.
Il personaggio-protagonista è appunto Filippo, che racconta e descrive i fatti in prima persona.
Il tema affrontato è quello della violenza; il romanzo vuole spiegare infatti che con essa è molto più facile vincere, ma questa vittoria porterà certamente disperazione e dolore.
Lo stile della narrazione è complesso e articolato, con frasi ed espressioni che per essere comprese al meglio vanno rilette più volte e conseguentemente la lettura non risulta molto scorrevole. La storia narrata tuttavia è apprezzabile.
"'O Maè" è un romanzo che ho letto con i miei compagni e l'insegnante di italiano in classe, attività che ho molto gradito, perché mi è servita per capire come funzionano i sistemi mafiosi e camorristici.
Per la complessità delle vicende presentate ho faticato ad apprezzarlo totalmente.