Storia di Malala
- bearagblog
- 26 giu 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 lug 2023

"Storia di Malala" è un libro di Viviana Mazza, giornalista e autrice catanese nata nel 1978. È tratto da una storia vera ed è stato pubblicato nel 2013 dalla casa editrice MONDADORI. Costa € 10,00.
"Storia di Malala" racconta la storia dell'omonima ragazza, pakistana, che vive in una regione controllata dai talebani e tutt'altro che pacifico. Racconta giorno dopo giorno ciò che le accade, le fughe in altre città nella speranza di salvarsi la vita; parla delle imposizioni dei talebani nei confronti delle donne: il divieto di andare a scuola per le ragazze e l'obbligo di utilizzare il burqa, per esempio.
Malala vuole andare a scuola e combatte pacificamente per riavere il diritto imprescindibile all'istruzione.
Per questa sua lotta i talebani tentano di ucciderla, ma lei si salva, continua a combattere e non smetterà mai.
Chiaramente la protagonista è Malala Yousafzai, attorno alla quale ruotano tutti i fatti narrati.
Lo stile di narrazione del romanzo è semplice e coinvolgente. Il narratore è esterno al racconto.
Il tema affrontato riguarda i diritti delle donne. Nel ventunesimo secolo sembra che parti diverse del mondo vivano in dimensioni diverse con uno scorrimento del tempo e dell'evoluzione differenti. È paranormale che le donne debbano essere private del diritto di andare a scuola, il diritto di non usare il burqa, abbigliamento che rappresenta non soltanto un limite fisico, ma anche una prigione psicologica.
L'ignoranza è una bruttissima bestia, a tutto vantaggio di chi vuole opprimere e sottomettere.
L'istruzione è l'unica arma pacifica per rendere migliore la vita di tutti i ragazzi e i bambini che non hanno mai vissuto la pace nella loro vita.
Come dice Malala:
Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. L'istruzione è l'unica soluzione. L'istruzione innanzitutto.
Mentre scrivevo questa recensione ho sentito la notizia di due magistrati donne che sono state uccise in Afghanistan dai terroristi talebani.
Ciò dimostra che non bisogna rimanere indifferenti davanti a questi fatti.
L'obbiettivo di Malala è ancora lontano, ma soltanto il contributo di ognuno di noi, sia uomini che donne, farà la differenza.
Di questo romanzo mi ha colpita la particolare bravura dell'autrice nel narrare tutto come se avesse registrato ogni cosa dall'alto.
Questa storia mi ha fatto riflettere su molte cose: mi sono resa conto di essere molto fortunata e adesso riesco ad apprezzare meglio le libertà di cui godo.
Ho realizzato che in questo momento ci sono moltissimi bambini e ragazzi della mia età che vorrebbero essere al mio posto, ma allo stesso tempo io non vorrei essere mai nelle loro condizioni.
E allora mi chiedo, perchè?
C'è veramente il bisogno di perseguitare l'esistenza di così tante persone?
Ma soprattutto, io che cosa posso fare?
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